Lo Scheletro dell'Arco

08 feb 2024


Notizia

(08.02.2024) Proseguono gli aggiornamenti di SAV, il software Aedes per la Sicurezza e l'Analisi di Volte e ponti in muratura.
Con la versione 2023.2 in download, viene proposto lo 'scheletro' resistente dell'arco: l'Arco Reagente.

In analisi elastica non lineare (SLE) e in analisi limite (SLU: EQU per la Statica, SLV per la Sismica), l'Arco Reagente rappresenta geometricamente la struttura interna compressa, al netto delle zone non reagenti delle sezioni trasversali, come risulta dalla verifica a pressoflessione eseguita in corrispondenza delle interfacce. Le interfacce sono i 'giunti', ossia le sezioni di suddivisione ottenute dalla discretizzazione dell'arco, che per la muratura possono coincidere con i giunti reali.
Si tratta di un'informazione importante, in quanto pone in evidenza come la forma dell'arco reagisce ai carichi applicati, dal punto di vista delle sollecitazioni interne, e più precisamente delle tensioni normali.

E' noto che i metodi dell'analisi limite, con cui vengono analizzati gli Stati Limite Ultimi, seguendo la teoria di Heyman, studiano la stabilità della struttura secondo le tecniche del calcolo a rottura.
Si ricerca - se esiste - una curva delle pressioni in equilibrio con i carichi e contenuta all'interno della sagoma dell'arco, eventualmente con formazione di un numero di cerniere tali da non generare il meccanismo di collasso.
Compatibilmente con la soluzione trovata, è possibile studiare il campo di tensioni di compressione, per ottenere, dal punto di vista ingegneristico, il confronto fra sollecitazione e resistenza.
Risulta così possibile determinare, giunto per giunto, la zona reagente che può essere minore della sezione completa del giunto se la curva delle pressioni fuoriesce dal fuso interno corrispondente al nocciolo d'inerzia.
Per l'analisi elastica non lineare, dedicata allo studio degli Stati Limite di Esercizio, le verifiche a compressione, analogamente al caso SLU, evidenziano la posizione della curva delle pressioni e le conseguenti zone reagenti nei giunti.

Le porzioni di arco corrispondenti alle zone non reagenti ('tese') possono essere sede di fessurazioni, e quindi l'Arco Reagente fornisce un'indicazione efficace per ipotizzare possibili sedi di lesioni o, nel caso di quadri fessurativi reali, per convalidare la bontà del modello in quanto tale da generare fessurazioni, risultanti dall'analisi, corrispondenti alla configurazione rilevata.