(06.08.2019) Le verifiche allo stato limite ultimo per gli edifici in muratura vengono normalmente eseguite per SLV.
Per gli edifici esistenti, la Normativa precedente l'attuale, ed in particolare la Circ. 617 del 2009, esplicitava in '§C8.7.1.1.Requisiti di sicurezza' che il soddisfacimento della verifica ad SLV implica anche il soddisfacimento della verifica a SLC.
Nell'attuale Circolare del 2019 questa affermazione e' rimossa, e in §C8.7.1 si afferma che le verifiche possono essere eseguite, in alternativa, nei confronti dello SLV o dello SLC. Da qui e' nata in alcuni casi la richiesta di verifiche per SLC, con particolare riguardo alla definizione dell'indicatore di rischio sismico ζE per SLC, aspetto che deve essere inquadrato nel tipo di analisi scelta.
In analisi lineare si evidenziano alcune considerazioni, descritte nel documento allegato a questo articolo, che mostrano come il percorso per gli edifici in muratura non sia ben delineato dai contenuti del DM 2018 e della Circolare 2019; una possibile soluzione consiste nel ricorso alle indicazioni normative del decreto sul sismabonus, che ha proposto una formulazione secondo la quale l'indicatore di rischio per SLC si puo' ricavare da quello per SLV (ζE per SLV viene fornito da PCM come risultato dell'analisi lineare).

Senz'altro preferibile (come sempre, per gli edifici in muratura) e' la scelta dell'analisi statica non lineare, nella quale la verifica per SLC si puo' eseguire secondo un percorso del tutto analogo a quello seguito per SLV.
La versione corrente di PCM (2019.2) esegue automaticamente la verifica per SLV ma non quella per SLC, tuttavia il documento qui proposto tratta l'argomento in modo tale da agevolare i calcoli necessari per definire zeta,E per SLC a partire dai risultati della pushover, fermo restando che anche in caso di analisi statica non lineare si potrebbe ricorrere alle relazioni proposte dal decreto 'sismabonus'.
Nel corso dei prossimi aggiornamenti di PCM e' prevista l'implementazione del calcolo automatico di ζE anche per SLC.