Effetti negativi del sisma verticale sulle pareti in muratura

27 ago 2018


Notizia | Approfondimento

(27.08.2018) Aedes è lieta di porre alla vostra attenzione questa Ricerca innovativa sugli effetti penalizzanti del sisma verticale svolta da Massimo Mariani e Francesco Pugi. 

Dopo il recente Tour di Ingenio: "La progettazione nasce della conoscenza del danno del sisma: viaggio nei luoghi dei più grandi terremoti", Massimo Mariani e Francesco Pugi indagano sulle variazioni che il sisma verticale produce nella risposta sismica degli erdifici esistenti in relazione alla diverse tipologie di murature. Un fenomeno fondamentale finora trascurato nell'analisi degli edifici esistenti.
Rinviando alla lettura del documento completo, proponiamo qui di seguito la sintesi conclusiva della Ricerca.

In questo lavoro sono state studiate le variazioni che il sisma verticale produce sulla risposta sismica degli edifici esistenti, in relazione con le diverse tipologie di muratura.
È stato necessario, a tal fine, indagare sulla dipendenza della capacità di spostamento dai vari parametri che ne governano il comportamento strutturale: parametri meccanici del materiale, condizioni di vincolo, caratteristiche geometriche, tensioni normali.
È stato utilizzato il criterio di duttilità che lega lo spostamento ultimo a quello corrispondente al raggiungimento della forza resistente.

I risultati di una campagna numerica hanno evidenziato i seguenti punti:
• la capacità di spostamento ultimo delle pareti in muratura esistenti con criterio di duttilità è in generale inferiore rispetto alla stessa calcolata con criteri di tipo geometrico;
• la capacità di spostamento dipende da vari fattori, ed in particolare aumenta con la snellezza e diminuisce per carico verticale molto basso o molto alto; aumenta, come ipotizzabile, con il consolidamento della muratura;
• la capacità di spostamento è fortemente influenzata dal sisma verticale: trascurarlo può portare ad una sovrastima del taglio resistente e della duttilità globale dell'edificio, alterando così la validità dei risultati delle verifiche di sicurezza e quindi il valore degli indicatori di rischio sismico.

Si sono infine confrontati i grafici, di origine numerica, che legano i valori dell'accelerazione verticale alla diminuzione della capacità di spostamento, con i grafici di origine sperimentale che esprimono la relazione tra accelerazione verticale e numero di impulsi registrati nel corso dei reali eventi sismici: l'analogia rilevata ha evidenziato il ruolo negativo rappresentato da impulsi di media/piccola accelerazione sulle capacità di resistenza delle pareti murarie ed è possibile ipotizzare che il progressivo degrado per impulsi di piccola entità negli edifici esistenti conduca a crisi paragonabili a quelle prodotte da singoli eventi con accelerazioni maggiori.