(19.11.2024) Pubblicato su Ingenio il nuovo articolo di Francesco Pugi:
Interventi locali su murature scadenti: disgregazione, ristilatura dei giunti.
Questo nuovo articolo si occupa di due argomenti fondamentali, fra loro collegati, per gli interventi sugli edifici esistenti con muratura di bassa qualità:
1) la riqualificazione della muratura scadente tramite intervento sulla malta;
2) la disgregazione come causa di collasso particolarmente temibile in caso di murature di scarsa qualità.
In un intervento locale su una parete muraria per la realizzazione di una nuova apertura o la modifica di una esistente, l’inserimento di un telaio di cerchiatura, con collegamento alla muratura esistente, richiede muratura, e quindi malta, di buona qualità, altrimenti all’interfaccia telaio-muro si innescano disgregazioni.
Una malta scadente può essere rigenerata con un intervento di ristilatura profonda dei giunti, eventualmente armata.
La ristilatura profonda dei giunti determina incrementi di resistenza e di rigidezza che dipendono dallo spessore della muratura e dalla profondità di scarnitura. Nelle NTC18 la ristilatura non armata non compare fra i tipi di consolidamento che migliorano i parametri meccanici tramite coefficienti correttivi.
In questo lavoro si propone un metodo coerente con le Normativa per definire coefficienti correttivi per la ristilatura non armata.
Se nello stato di fatto la malta scadente si accompagna all’assenza di ricorsi e di connessioni trasversali, sotto azioni sismiche la parete può essere soggetta a disgregazione, crisi di tipo fragile.
La necessaria riqualificazione della muratura le conferisce una duttilità originariamente assente.
La crisi di tipo fragile per disgregazione trova per la prima volta rappresentazione nelle modellazioni analitiche, grazie ad un modello di comportamento che non prevede tratto plastico e agli studi sull'Indice di Qualità Muraria che hanno definito le condizioni di possibile disgregazione.
Tutti i dettagli e gli approfondimenti sono contenuti nell'articolo.
Fra le fonti citate nella bibliografia dell'articolo, due sono gli studi fondamentali.
La disgregazione muraria come causa fondamentale di collasso per edifici esistenti in muratura di scarsa qualità è stata identificata da Massimo Mariani, in un lavoro di grande rilevanza (Terremoto e Caos) finalizzato alla corretta conoscenza del comportamento sismico reale degli edifici esistenti.
Il metodo IQM, Autori: Antonio Borri e Alessandro De Maria, ha valorizzato, nei suoi sviluppi più recenti, il ruolo del meccanismo di disgregazione muraria rendendone possibile l’inquadramento analitico nell’àmbito delle valutazioni progettuali.
I metodi analitici illustrati nel nuovo lavoro di Francesco Pugi trovano applicazione nella nuova versione del software Aedes.ACM 2025, il cui rilascio è previsto nel corso del mese di gennaio 2025.